domenica 20 ottobre 2013


La cottura dei cereali

 

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Avete notato che negli ultimi anni pare che il mondo stia diventando celiaco? Tutti intolleranti al glutine (io, da vegetariana, penso che morirei). Pare che una delle cause di questo exploit sia la monotonia dell’alimentazione, ovvero il mangiare solo grano (pasta, pane, biscotti, tutto solo a base di frumento), alla lunga crea intolleranza! Aggiungiamoci poi, a grandi linee, che praticamente tutto il frumento che mangiamo è della stessa specie, ovvero quella la cui pianta è più resistente a malattie etc, e quindi adatta a coltivazioni intensive. E, fatalità, pare sia anche una specie  particolarmente propensa a creare intolleranza…
Questo solo per buttare lì uno spunto di riflessione a chi non consuma mai gli altri cereali!

Io da anni cerco di seguire una specie di rotazione nei pasti, e mangiare ‘a giro’ un cereale diverso ogni giorno… Ok questa la teoria, poi spesso finiamo anche noi col mangiare un giorno farro, due giorni pasta, un giorno riso bianco (che sarebbe da evitare, ma un buon basmati olio e parmigiano è sempre un gran jolly per quando non si hanno idee per pranzo…), poi di nuovo pasta… Ma quando siamo bravi (ovvero riesco a cucinare tutti i giorni quello che avevo previsto, cioè molto raramente…) cerchiamo di diversificare!

E quando si usa cuocere i cereali serve la magica tabellina con tempi di cottura e soprattutto il rapporto con l’acqua! Insomma se si cuoce il riso integrale, pieno di sostanze buone buone che fanno tanto bene, mica lo buttiamo a bollire in un litro d’acqua (che poi con l’acqua che buttiamo se ne vanno anche buona parte delle sostanze nutritive)!!! No, si mette il riso con  il doppio del suo volume in acqua (una tazza di riso e due tazze d’acqua), si cuoce per il tempo necessario, a fuoco abbastanza basso e alla fine il riso avrà assorbito tutta l’acqua e sarà pronto! E così tutti gli altri cereali, cambia il rapporto in volume cereale/acqua e i tempi di cottura ma il procedimento è uguale (anzi il riso è il più difficile di tutti, bisogna un po’ controllare l’acqua, e a volte aggiungerne… per gli altri le proporzioni della tabellina a me funzionano sempre). Io uso la tabellina anche per depennare i cereali man mano che li mangiamo, per cercare di mangiarli a giro un po’ tutti…

Tutto questo per raccontarvi che ieri ho stampato la magica tabellina, che è andata finalmente a sostituire attaccata al frigo quella che avevamo prima, scritta a penna su un foglietto giallognolo, e con macchie d’unto qua e là (ehm… girava per la cucina da diversi anni..).  Se ne è andato dalla nostra lista il grano saraceno (a chi interessasse la proporzione con l’acqua era 1:2 e cuoce in 20  minuti), dopo anni di onorati tentativi, alla fine abbiamo sentenziato che non piace a nessuno di noi quattro!!! Anche il miglio non ci fa impazzire, ma alla fine si lascia mangiare, il grano saraceno ha proprio un sapore particolare… Insomma vivremo anche senza!
Ed è entrato il mais sotto forma nientepopòdimenoche di pop-corn!!! Ahahah io la polenta non la so cucinare (e fortuna che sono veneta…) e neanche mi fa impazzire… Quindi il nostro modo di far entrare il mais nella rotazione dei cereali è il pop-corn (rigorosamente mangiato in divano guardando un film)!

Per chi volesse stamparsi la tabellina dei cereali ecco l’immagine:

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Buon appetito a tutti!!!

Aggiornamento: avevo dimenticato un particolare quasi fondamentale: Orzo e farro decorticati necessitano di una notte di ammollo prima della cottura (quelli perlati invece no)! Sorry…

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