mercoledì 28 ottobre 2015


Storie illustrate

 

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Quando le bimbe vengono da me chiedendomi ‘mammaaa ci spilleresti insieme questi fogli così facciamo un libretto?’ in genere so che dopo qualche giorno il libretto in questione sarà nel riciclo carta, perché composto da un cerchio per pagina, o uno scarabocchio per pagina, o la stessa frase ripetuta su ogni pagina… Insomma niente di particolarmente rilevante da essere tenuto come ricordo. Potete immaginare il mio stupore dunque quando, qualche giorno fa, dopo l’ennesimo mucchietto di fogli spillati insieme, le ho trovate a scrivere una storia, una vera storia: Emma la inventava e Rebecca trascriveva sotto dettatura!

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Poi c’è stata l’illustrazione di ogni pagina, ma da madre degenere quale sono non ho fotografato l’opera completa! E, anche se so per certo di non avere assolutamente buttato il libricino autoprodotto, non riesco assolutamente a trovarlo (Emma ha dormito  tenendolo sotto il cuscino per diverse notti, in effetti potrebbe essere ovunque… Sotto al loro materasso forse?)

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Diciamo che comunque questo ha dato il via a una serie di produzioni, l’ultima trovata ieri, creata completamente da Emma, testi e disegni, ma purtroppo corretta da Rebecca, che ha riscritto sopra alla scrittura spontanea di sua sorella…
Il lato buono è che la storia si capisce meglio, però che peccato non riuscire a vedere bene quel che aveva scritto Emmina! Vabbè sarà per la prossima…

Buona scrittura creativa a tutti!!!

mercoledì 21 ottobre 2015


Scrivendo…

 

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In una delle prime bancarelle del baratto che organizziamo a Trevi (anche se ultimamente latitiamo un po’, lo devo ammettere, ma siamo solo in quattro a star dietro alla faccenda, abbiamo assolutamente bisogno di rinforzi!), forse la prima in assoluto se non ricordo male,  ho riportato a casa una vecchia macchina da scrivere, pensando che le bimbe avrebbero apprezzato. Credo sia rimasta qualche settimana in bagagliaio della macchina, per poi passare al garage dove ha soggiornato qualche altro mese prima di essere finalmente portata su in casa. Ancora deve trovare una sua collocazione definitiva -mumble mumble- e per ora vaga da un tavolo all’altro, per mia gioia –grr- ma come avevamo previsto le bimbe ci si divertono! Anche se il nastro è praticamente a secco quindi scrive pochiiiiissimo, e non so come o dove potremmo trovarne uno di ricambio (si accettano consigli), e anche se il ticchettio dei tasti dopopranzo urterebbe i nervi a chiunque abbia voglia di fare un pisolino, figurarsi a me che sono nervosetta di natura ahahah! Ma abbiamo risolto col divieto di utilizzo durante quella che nei campeggi chiamano l’ora del silenzio… Eh beh, a mali estremi estremi rimedi!

Buone scritture vintage a tutti!!!

lunedì 19 ottobre 2015


Espressioni…

 

Quando Rebecca era al secondo anno di materna il progetto didattico di quell’anno (umpf, quanto mi urta l’idea dei progetti didattici alle materne, quando a mio avviso i bambini dovrebbero essere solo liberi di giocare…) era legato all’espressione e riconoscimento delle emozioni. Hanno usato come linea guida per tutto l’anno un libricino (‘Sei folletti nel mio cuore’, questo immagino) in cui ogni emozione era associata ad un folletto… Ok stendiamo un velo pietoso sul riportare Rebecca a come stava/si sentiva quando era arrabbiata -o altro- cercando di farle capire che non era colpa di un certo ‘Scatto’, il nome del folletto associato alla rabbia, e che nel suo cuore non c’erano ‘letteralmente’ ‘sti sei folletti… E anche su come tra queste emozioni che i bambini dovevano imparare assolutamente ad esprimere c’era il disgusto, e quindi vai di ‘che schifo’ riguardo la verdura o la cacca o altro… Insomma quell’anno ho inghiottito non pochi rospi su quel che le insegnavano a scuola (considerato poi che io l’avrei volentieri tenuta a casa)!

Ma, se non altro quel progetto ci ha dato l’occasione di fare una simpatica esperienza: tornati dalle vacanze infatti ci siamo trovate alle prese con vari pezzi di casa da riordinare per prepararci al rientro a scuola, e tra le altre abbiamo affrontato le montagne di carta che erano arrivate a casa dai tre anni di materna di Rebecca e i due di Emma! Pile e pile di disegni nel migliore dei casi, e scarabocchi nel peggiore (la gran parte), più qualche scheda colorata etc… Insomma insieme alle bimbe abbiamo fatto una gran cernita, tenendo solo i disegni più carini o significativi. E tra le cose del secondo anno di Rebecca abbiamo trovato una serie di buffe foto di espressioni legate a sti benedetti folletti di cui sopra…  E ridendoci sopra abbiamo pensato di provare a rifarle!

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Prima Rebecca ha spiegato a Emma come funzionava la faccenda… E via!

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Questa la prima vecchia foto di Rebecca, Tremolino rappresentava la paura (ahahah notare quanta paura), e nel remake la faccia di Emma mi ha fatto ridere per un paio d’ore:

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Poi c’era Gaietto, la felicità…

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E Sputacchione (il mio preferito, ahahah) per il disgusto…

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Lacrimoso e la tristezza… (certo che Rebecca quattrenne da queste foto sembrava totalmente monoespressiva ahahah)

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Scatto, il folletto della rabbia…

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E infine la foto top: Stuporello!!! Ahahah

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Quanto ci siamo divertite! Lo consiglio vivamente come giochino per bimbi, risate assicurate, sia nel fare le foto che nel riguardarle!!!

Buone prove espressive a tutti!!!

domenica 18 ottobre 2015


Pigre vacanze greche – Part Two

 

Ed ecco la seconda parte, come promesso, della nostra vacanzina greca, pigra pigra e nullafacente…

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Oltre alle mattinate in spiaggia, ai pomeriggi al bar e alle serate in cazzeggio totale, un altra costante di questa vacanza, costante stranissima essendo in Grecia, è stata: pioggerellina tutti i pomeriggi!!! Ok tutti tutti no, ma buona parte…

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Quindi spesso i pomeriggi al bar si trasferivano al ristorante (al bar la tettoia non è propriamente pensata per reggere la pioggia…) e passavano lenti tra risate e partite a Taboo o  Visual Game e conseguenti altre risate!

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In quanto a giochi neanche le nottate scherzavano, tra ‘Beer Pong’ rielaborati per essere giocati in gruppo, ‘Lupi’ (che ho appena scoperto da Wikipedia essere originalmente ‘Mafia’) e quello che ci passava per la mente…

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Altre sere invece si decideva di fare il famigerato falò sulla spiaggia (dopo il terzo o quarto giorno di seguito in cui pioveva all’ora in cui si sarebbe dovuto iniziare ad organizzarlo), passando poi la notte a guardare le stelle ascoltando i Pink Floyd… Wow!

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E questo era l’angolino della lettura, uno dei punti più ventilati del nostro accampamento, la sedia in cui di solito passava i dopopranzo mia mamma… ma a volte qualcuno le rubava il posto!

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Pronti per la grande festa stasera?

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Eccoci!!! Ok, si è mangiato, bevuto, e ballato tanto ma… Nessuno ha pensato di fotografare niente, sorry!

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E il giorno dopo la grande festa i saluti ad alcuni amici già in partenza, con le rituali foto di gruppo…

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Poi i meravigliosi servizi fotografici fatti da un amica alle bimbe…

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E puntatine in spiaggia… tutte sopra lo zio Marc!!!


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Emma che trova usi alternativi al reggiseno della mamma…

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Anche in vacanza ovviamente non sono mancati momenti alle prese con fogli e matite…

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…e momenti di collaborazione ‘domestica’, con molto ma molto più entusiasmo di quel che può apparire dall’espressione qui sopra ahahah

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Momenti di revival di mia sorella… (Ecco, qui vorrei potervi linkare al video in questione, che però giace solo in qualche vecchia videocassetta: Rachele a 5 anni, alla finestra di in un altro camper –il loro vecchio- ma nello stesso campeggio, che fa un teatrino con i suoi bambolottini, cantando qualche canzoncina da asilo…)

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E vogliamo parlare di Rebecca che finalmente è riuscita ad abbandonare i braccioli? Brava amorino mio! Speriamo che l’anno prossimo ti ricordi come si fa!!!

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Insomma ogni tanto un salto in spiaggia si faceva…

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DSC_8443-2…anche se poi si finiva sempre in relax al bar…

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…e Rebecca trovava finalmente qualcuno che volesse giocare a ping pong con lei (un bimbo greco venuto esplicitamente a chiederle di giocare… Peccato fosse in partenza pochi giorni dopo)
A proposito di ping pong, il primo giorno le bimbe volevano giocare ma bisognava chiedere le racchette e pallina al bar, così per renderle autonome da subito abbiamo spiegato loro come chiederlo. Rebecca s’è fatta prendere dalla timidenzza, mentre Emmina si è fatta coraggio ed è andata da Yannis, il barista, a chiedere ‘parakalò ping pong’! Poi hanno tentato di giocarci forse tre minuti prima di desistere per incapacità totale ahahah, ma va beh, l’importante è stato affrontare la timidezza! E ‘parakalò ping pong’ ci ha fatto ridere per giorni interi!

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E il mah jong? Pensavamo di farcene una scorpacciata e giocarci tutte le sere, invece tra una cosa e l’altra ci avremmo giocato un paio di volte!

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Poi Rachele e Marc si sono fidanzati ufficialmente, non nel senso che si sposeranno, ma solo che dopo un anno in cui tutti noi pensavamo che stessero insieme hanno deciso che finora erano amici, d’ora in poi saranno veramente morosi! Ahahah dalla foto sembra ci fosse un anello, ma non me ne ricordo proprio, in realtà credo fosse solo una stretta di mano con complimenti…

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L’amaca, trovata in un angolo di camper solo l’ultima settimana, dopo aver passato più di metà vacanza a chiederci dove fosse finita (l’avevamo comprata giusto l’anno scorso, mi sarebbe scocciato alquanto averla persa)

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Zaini pronti per la partenza… La vacanza sta finendo sigh sigh sigh

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L’adorato Zacaria, in adorazione di Emma…

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…i saluti finali prima della partenza… (posso metterci un altro sigh sigh sigh? Sì sì, posso)

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…E l’ultima cena, a Plataria, paesino poco sotto Igoumenitsa, tanto per poter dire di aver visto anche un altro posto oltre al campeggio durante la vacanza!

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E per finire… Voilà! Siamo riusciti a girare i mobili in camper!!! Ahahah ce ne vuole eh? Ebbene sì, invertite le dinette e ora ci sembra di avere un camper nuovo!!! Yuhuuu!

Nota letteraria: verso la fine della vacanza sia io, che mia mamma, che Rebecca, stavamo leggendo qualcosa di Pennac! Quasi casualmente…

La vacanza qui era veramente finita!
Buoni ricordi estivi a tutti!!!