Se c’è una cosa, potrei addirittura affermare l’unica, per la quale mi parte l’acquisto compulsivo, sono i libri per le bambine! (…va bene lo ammetto, c’è anche l'Ikea…anche lì si perde un po’ il controllo del portafoglio… ma abbiamo appena cambiato casa, è comprensibile… no?)
Un paio di giorni fa stavo leggendo per la millesima volta ‘La Bella e la bestia’ alle bambine, la versione librottino cartonato della Walt-Disney: poco più di dieci pagine, quattro righe per pagina scritte sopra alle immagini tratte dal corrispondente cartone animato. Da quando lo abbiamo, questo libro (della stessa serie credo ne esista uno per ogni film Disney) mi ha sempre fatto saltare i nervi riflettere: la storia personalmente a me piace molto, ha una bella morale, ma perché deve essere sempre legata a queste immagini standard, possibile che non se ne trovino versioni con delle illustrazioni diverse, un po’ più ricercate… più… belle, semplicemente? E anche un po’ meno semplificate, Rebecca fin da piccolissima si è sempre piacevolmente persa nell’osservare immagini ricche di particolari, venendomi poi a far notare dettagli che io neanche vedevo!
E il testo? Perché deve essere sempre così riduttivo… mamma mia ho capito che questo non è un libro ma una sintesi del film, ma almeno potevano tentare di collegare la frase di una pagina e quella della successiva! E poi non è che perché i figli sono piccoli bisogna per forza legger loro cose semplici e corte! Parole difficili? Sia mai, sono bambini, poi non capiscono… Il congiuntivo? Questo sconosciuto… A volte addirittura il passato remoto evidentemente è troppo faticoso da scrivere o viene ritenuto troppo complesso da ascoltare…
Sono piccoli non stupidi! Anzi, più sono piccoli più sono predisposti a imparare, no? Come lo impareranno mai questo italiano? Leggiamogliele queste favole, ma per bene! (scusate, fine dello sfogo)
Insomma, tra il suddetto librotto Disney e un paio di Cenerentole una peggio dell’altra, ho iniziato a cercare versioni migliori da leggere alle mie figliole, così qualche tempo fa in una vecchia e polverosa libreria veneziana abbiamo trovato un libro di fiabe di Perrault con la Cenerentola originale, non ridotta, non riassunta, non truce come la versione dei Grimm, non illustrata! Ed è presto diventata una delle nostre letture della buonanotte preferite. Tra l’altro la mancanza di illustrazioni aiuta l’immaginazione e, soprattutto, concilia il sonno, cosa non da poco…
Non avevo invece più trovato nessuna edizione che mi soddisfacesse della Bella e la Bestia, fino ad arrivare all’acquisto compulsivo, e completamente a scatola chiusa, di qualche giorno fa, scaturito appunto dalla millesima lettura del librottino in questione, e conseguente
irritazione riflessione, che mi hanno portato a scorrere su
Amazon tutte le versioni disponibili della suddetta fiaba, scegliendo a naso in base all’immagine di copertina, e al numero di pagine che lasciava sperare in un testo non riassunto! Acquisto talmente compulsivo che quando ieri è arrivato il pacco neanche mi ricordavo che libri avevo ordinato… (ehm…)
E così dopopranzo ci siamo rannicchiate davanti alla stufa e abbiamo letto La Bella e La bestia, quella vera! Dovendo spiegare a Rebecca che Gaston non c’era e che il cavallo non si chiamava Philippe, ma alla fine la risposta al mio ‘allora, ti è piaciuto questo libro?’ è stata ‘sì mamma, è lunghissimo e bellissimo!’
Tra l’altro essendo stato preso così ‘alla cieca’ siamo rimaste veramente estasiate dalle illustrazioni, che sembrano dei quadri:
…in fondo bisogna “educare” anche all’estetica, no?
E insieme a questo c’era anche ‘Lo Schiaccianoci’, che però non abbiamo ancora finito di leggere, quindi ve ne potrò parlare un’altra volta……
(p.s. la macchina fotografica seria è dal dottore, presto dovrei poter tornare a fare foto che siano a fuoco…)