In Una Casa Azzurra: Giornate venete

Ultimamente il destino ci è avverso… Oltre a montagne di cose da fare (tanto per cambiare) che mi distraggono dall’aggiornare questo nostro spazietto virtuale, ci si è messa anche la connessione internet che ha deciso di fare le bizze e passa mezze giornate, se non anche giornate intere –grrr-, senza funzionare!
Ma finalmente ho trovato un momento di congiunzione astrale per cui la connessione va e io ho il tempo di starmene un po’ qui seduta a scrivere!

Quindi… dov’eravamo? Ce ne eravamo fuggite qualche giorno al Nord, per racimolare un po’ di energie… E come abbiamo passato le nostre giornate?

Rebecca una volta al giorno doveva mettersi sui libri per recuperare quello che facevano a scuola (benedetto whatsapp, grazie al quale ogni giorno ci arrivavano le foto di ciò che era stato fatto!), ma per fortuna è bravina e siamo riuscite a stare al passo!

E poi ci sono state grandi serate in chiacchiere con mamma e sorelle… (a tutte e quattro piace avere i piedi caldi ahahah)

…e lo zio Berton che vizia le nipotine con gigantesche finte uova di Pasqua plasticose…

…con dentro delle apprezzatissime Barbie e bamboline di Frozen, dalle quali le bimbe diventeranno inseparabili nei giorni successivi!!!

E poi siamo state a Venezia dai nonni, e Rebecca ha ritrovato la sua macchina fotografica, riparata per la seconda volta in poco più di un anno… E ha iniziato a fotografare a destra e a manca…

Ci sono state lunghe passeggiate veneziane, e nuove amicizie…

…aperitivi coi nonni…

…e rientri ubriache! Ahaha scherzo ovviamente, gli spritz erano per gli adulti, per le bimbe succo di mela sempre comunque e ovunque (chiedono sempre e solo quello)

Poi le bimbe sono tornate a casa dai nonni, e hanno passato il tempo tra lunghi momenti di lettura in divano (immortalati da Emma)

…momenti in posa (immortalati da Rebecca)…

…e addobbando e vestendo di tulle il manichino della nonna!!!

Nel frattempo io accompagnavo Rachele a una lezione di tango, e finivamo la serata scoprendo nuove birre (quella di destra ovviamente) …

E cenando in maniera frugale (e soprattutto sana ahahah: pane tostato e salsa rosa, e l’immancabile verduzzo dorato) una volta a casa in piena notte!!! La cena notturna è diventata poi un abitudine nei giorni successivi: serate a ballare il tango e cene al rientro alle tre-quattro di notte ahahhah meraviglioso! Parentesi: mia mamma e Rachele erano appena state venti giorni a Buenos Aires… Diciamo che avevano ancora il fuso orario argentino, e io mi ci sono adattata alla perfezione!!!