Odio la tariffa bioraria

L’anno scorso, e l’anno prima forse anche, in questo periodo ci dilettavamo a far biscotti un giorno sì e uno no (va bene, forse non così spesso, ma spesso!). Il freddo… i pomeriggi lunghi e bui… il Natale che si avvicina… a dicembre tutto ci dice ‘biscotti!!!’. Ma oltre alla solita fatica di dover incastrare i suddetti biscotti (come qualsiasi altra attività) in mezzo alla già fitta lista di cose da fare di ogni giorno, a dissuaderci c’è anche quest’odiosa tariffa bioraria!!! Per carità, è un’opzione interessante per chi lavora e comunque deve rilegare tutta una serie di attività casalinghe a sera e fine settimana, deve solo stare attento a rientrare nell’orario 19-8… Ma chi come me è a casa dovrebbe aspettare le 19 per poter mettere su una lavatrice, far partire la lavastoviglie, stirare (ma ti pare che ho tutto il giorno per poter stirare e devo aspettare sera? No, si fa il sabato e la domenica…), e accendere il forno!!! E ovviamente rigorosamente una cosa per volta sennò salta la corrente!

 

 

Tornando ai biscotti dunque andrebbero fatti esclusivamente il sabato o la domenica, ovvero i giorni in cui abbiamo più cose da fare che in tutta la settimana (ma la gente normale nel fine settimana si riposa? Come fa?), oppure tassativamente intorno alle 18.30 cosicché poi la cottura possa avvenire dopo le 19… Considerando che io vivo normalmente con 1-2 ore di ritardo sulla mia stressa tabella di marcia… generalmente quando penso ‘ok ora potremmo fare i biscotti’ è ora di mettersi a tavola per la cena!
L’altro giorno però sono riuscita a farmeli venire in mente un oretta prima… et voilà! Biscotti!!!

 

Questa volta abbiamo usato questa ricetta, a me sono piaciuti molto, non troppo dolci… perfetti! (anche se secondo David erano troppo poco dolci… insomma dipende un po’ dai gusti)

Buona autoproduzione di biscotti a tutti!