Ricamando

 

Ho iniziato Rebecca al ricamo, semplice semplice (l’unico che so fare anch’io), l’estate dell’anno scorso, quando aveva tre anni e mezzo: ago da lana alla mano, un tessuto a trama un po’ larga e un semplice cuore disegnato, e via! Mi ha stupito in effetti…

Così siamo subito passati a  un secondo disegno…

Ora, da qualche giorno la mia Kiki mi chiedeva in continuazione di ricamare, si svegliava la mattina e faceva la lista delle cose che avrebbe dovuto fare (ehm… mi ricorda qualcuno…) e ci metteva sempre un ‘ricamare’, che poi non si riusciva a fare perché la mamma aveva altre mille cose (di un altra lista) da fare! Al terzo giorno però ho messo da parte un po’ di compiti di quest’ultima lista, ci siamo sedute in divano e abbiamo ripreso in mano quel pesciolino rimasto incompiuto…

Poi c’è stato un altro cuore, e addirittura l’inizio di una ‘R’…  Ora bisognerà solo decidere che farne di questi ricamini del mio amore, devo pensare a un progetto di cucito…

Buon ago e filo a tutti!!!

Amarcord – 1981 - Il viaggio

 

Non che sia stato l’unico viaggio fatto nella mia vita, o nella mia infanzia (narrano le cronache che io abbia imparato a nuotare a due anni in Turchia..), ma questo è stato fino ad ora il posto più lontano in cui sono stata (e mi sa che vale anche per i miei): un viaggio tra Thailandia ed Indonesia fatto l’anno prima che io iniziassi la scuola. Una volta a scuola raccontavo di scimmie e luoghi lontani e le maestre pensavano che avessi troppa fantasia…

Una dovuta parentesi sulla “veloce” puntatina all’ospedale thailandese per un’appendicite d’urgenza, per non farsi mancare niente! I letti rialzati nel reparto dei bambini perché sotto ci dormivano su uno stuoino i genitori, i gechi  sul soffitto a intrattenere le giornate e una cicatrice sulla pancia fatta molto meglio di quelle che all’epoca lasciavano in Italia!

Buoni ricordi a tutti!!!

…nuovi progetti

 

Ultimamente non mi sento tranquilla se non ho almeno due o tre lavori sui ferri che mi aspettano! Ci dev’essere sempre qualcosa che non richieda lo sguardo fisso sul lavoro, tanto da poterci vedere un film o leggere (ebbene sì) tenendo le mani occupate… Qualcosa di veloce (instant gratification) che mi permette di pensare già alle prossime creazioni… E poi qualcosa su cui mi devo anche concentrare, da prendere in mano quando decido di affrontare qualche video che mi aspetta da giorni in qualche scheda di firefox, ma che fondamentalmente può anche essere solo ascoltato!

Qualche giorno fa mi è capitato sotto gli occhi questo schema, e mi sono ricordata che l’armadio di Rebecca inizia a scarseggiare di vestitini… poi tra i maglioni da disfare ho preso in mano questo rosa ‘adorante’ (=dorato in Rebecchese), che Rebecca aveva prenotato da tempo, chiedendo che ne facessi qualcosa per lei. Guardo l’etichetta: è cotone! Perfetto!
E così via ai lavori di disfamento e riavvolgimento…








…e bello avviato il vestitino per la mia piccola grande principessa!

Nel frattempo i casi della vita (vi racconterò vi racconterò, dico solo che ha a che fare con la seconda foto “che avrebbe voluto essere misteriosa” di ieri) mi hanno portato alla mente i tempi in cui mi dilettavo a fare la giocoliera, e ho messo a fuoco che le mie puffe non avevano neanche mai preso in mano una pallina… urgevano delle Beanbags!!! Detto e fatto, mi son messa al lavoro!








(lo so che il colore di una non c’azzecca con le altre due… provvederò, son così veloci da fare…)

Con un po’ di fantasia si prestano a mille giochi…

E alla fine il progetto piccolo ma impegnativo, nel senso che sto studiando e mettendo a punto un modello, che poi condividerò con voi: delle scarpottine per bimbi seamless, senza cuciture (da quando uso i ferri circolari mi vien male all’idea di dover cucire dei pezzi una volta finito)! Sto progettando, sto progettando…

Buoni sferruzzamenti a tutti!!!