Una giornata a Paciano

 

Proseguo con i nostri racconti di inizio Luglio (chi mi conosce sa che sono una ritardataria cronica!)… La lista di impegni che ci ha tenuti lontani da questo nostri spazietto virtuale, citata ieri, iniziava con una giornata fuori casa: dopo mesi che non ci mettevamo più piede abbiamo deciso di andare una domenica a Paciano, il paesino in cui ho vissuto i primi anni della mia permanenza in Umbria! Così ho sentito Lia, la mia vecchia amica e socia nel magico mondo della ceramica (che nostalgia…), che ci ha prontamente invitato a colazione/brunch, la domenica loro pranzano così, iniziando alle 10 del mattino e spizzicando tra dolce e salato fino al pomeriggio!

Casualmente era anche il compleanno di suo figlio Dario, e abbiamo colto l’occasione per festeggiarlo!

E le bimbe si sono divertite un mondo a disegnarsi la faccia!

A una certa ora si è optato per una passeggiatina in paese, gelato per le bimbe  e aperitivo per noi grandi…

…così tra una lunga osservazione collettiva di una falena morta…

…giochi e corse e danze…

…e la zia Stefy che fa le prove per un concertino serale in piazza con il suo duo, i Lumakalè…

…anche il pomeriggio è volato via! E così ben prima di cena abbiamo dovuto salutare la bella Paciano, il mio vecchio paesino a gestione familiare (come lo definì a suo tempo mia madre), sperando di tornarci presto…

Buona giornata a tutti!!!

Imparare giocando (siamo tornati!!!)

 

Ehm… siamo stati in vacanza……

Abbiamo avuto una serie di impegni uno dietro l’altro subito prima della partenza: una giornata fuori casa, un fratello ospite, un concerto, poi un compleanno e di conseguenza la necessità di un po’ di cucito, per non citare le valigie da fare per il paio di settimane in cui avremmo dovuto spaziare tra mare, monti e città! Insomma, nel mio mondo ideale in cui le giornate sono fatte di una quarantina di ore avevo anche pensato di poter scrivere qualche post e programmarlo per i giorni in cui saremmo stati via… ma umanamente non ce l’ho proprio fatta! Quindi sono qui a chiedere venia per la sparizione improvvisa e prolungata, cercherò di recuperare…

Quindi dov’eravamo rimasti? Prima che iniziasse la trafila di impegni sopracitati… che ne dite di qualche momento di inizio estate (luglio dovrebbe essere estate avanzata, ma quest’anno direi che ‘inizio estate’ è la definizione più corretta) in questa nostra casina azzurra? Tutto improntato sull’imparare giocando…

Momenti in cui il divieto di utilizzo del PC si fa più elastico, grazie (grazie?) alla scoperta delle Reading Eggs, dei giochini per imparare a leggere pensati per bimbi inglesi, e dunque doppiamente utili per noi: lettura e inglese insieme!!! Le consiglio vivamente, a mio avviso sono fatti proprio bene, ripetitivi al punto giusto affinché le parole (e le lettere, ma noi sulle lettere eravamo già ben avviate) vengano memorizzate senza però arrivare al punto di annoiare. Qui in casa il ‘mamma facciamo un ovetto?’ (ogni lezione corrisponde all’apertura di un uovo…) sta iniziando ad essere un tormentone…

…momenti in cui il gioco è arredare la casa delle bambole, senza dimenticarsi dello spazio esterno per gli animali…

…momenti di grandi partite a Monopolino…

 


…quale miglior occasione per imparare un po’ di matematica?

…momenti di studio col babbo…

…momenti artistici: farfalle fatte di matite e colori a cera…

…momenti di strimpellamenti di chitarra in orto con lo zio Lossi…

…che prima o poi imparerà che Kiro a 10 anni suonati nel fare le feste è ancora irruento come quand’era cucciolo!

Ben ritrovati a tutti!!!

Lavoretti con la carta - Giostrina di farfalle

 

Attorno all’equinozio di primavera avevo in mente di fare qualche lavoretto con le bimbe a tema ‘farfalle’… L’idea principale era di fare un ‘mobile’ (da leggere all’inglese, ‘mobàil’, ahahah, una cosa tipo le giostrine che si mettono sopra le culle dei neonati per intenderci) con tante farfalline di carta… le farfalle mi facevano tanto primavera!!! Poi però pioveva e pioveva e pioveva e la primavera non si vedeva all’orizzonte… E poi vabbè tre mesi prima tre mesi dopo… l’importante alla fine le cose è farle, no?

E così abbiamo iniziato…

…a tagliare… (non fraintendiamoci, Rebecca ne avrà tagliate un paio, non è ancora così precisa…)

…e pitturare! (qui invece un paio le avrò colorate io, il resto sì è opera loro…)

Poi è entrato in gioco il babbo, nel lisciare un po’ i rametti raccolti mesi prima in giardino…

…nel ragionare sui pesi…

…e nel fare scanalaturine per il filo…

Ora bisogna solo trovare un  momento per appenderlo…

Et voilà!!!

Buona primavera (ops, estate) a tutti!!!