In una delle prime bancarelle del baratto che organizziamo a Trevi (anche se ultimamente latitiamo un po’, lo devo ammettere, ma siamo solo in quattro a star dietro alla faccenda, abbiamo assolutamente bisogno di rinforzi!), forse la prima in assoluto se non ricordo male, ho riportato a casa una vecchia macchina da scrivere, pensando che le bimbe avrebbero apprezzato. Credo sia rimasta qualche settimana in bagagliaio della macchina, per poi passare al garage dove ha soggiornato qualche altro mese prima di essere finalmente portata su in casa. Ancora deve trovare una sua collocazione definitiva -mumble mumble- e per ora vaga da un tavolo all’altro, per mia gioia –grr- ma come avevamo previsto le bimbe ci si divertono! Anche se il nastro è praticamente a secco quindi scrive pochiiiiissimo, e non so come o dove potremmo trovarne uno di ricambio (si accettano consigli), e anche se il ticchettio dei tasti dopopranzo urterebbe i nervi a chiunque abbia voglia di fare un pisolino, figurarsi a me che sono nervosetta di natura ahahah! Ma abbiamo risolto col divieto di utilizzo durante quella che nei campeggi chiamano l’ora del silenzio… Eh beh, a mali estremi estremi rimedi!
Buone scritture vintage a tutti!!!
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