(trovate la puntata precedente del nostro diario di viaggio qui, l’inizio invece qui)
29 Luglio 2014
Finalmente riesco a svegliarmi a un orario decente e a fare un po’ di yoga in riva al mare! Pian piano si sveglia anche il resto della ciurma, facciamo colazione e poi partiamo a piedi, in esplorazione di Agrilos (o Agrili) alla ricerca di questo misterioso castello (ne avevo letto in qualche diario di viaggio altrui, e non avevo capito bene di che cosa si trattasse…)
Se non altro la passeggiata ci allieta con un (non così onnipresente in questa zona) tetto azzurro…
…finalmente lo scorgiamo in lontananza! Ma decidiamo che è effettivamente troppo distante per proseguire a piedi, così David torna a prendere il camper mentre io e le bimbe andiamo avanti lentamente, e continuiamo l’avanscoperta motorizzati. Ci avviciniamo al castello, ma capire come accederci è un avventura: sembra essere sul mare, e alla sua altezza ci sono un paio di stradine con una specie di stemma (una coppa con un disegno blu…) al loro imbocco, che potrebbe lasciar intendere che sono le strade che portano al castello, ma sono talmente strette e sterrate che immaginiamo ce ne sia una migliore più avanti. E sbagliamo: dopo esserci incastrati nelle successive due vie asfaltate, ma comunque strette, con tanto di vecchini greci che ci fanno segno che non si passa e ci fanno tornare indietro (con camperone in stretta strada di campagna… vi lascio immaginare), il secondo vecchino ci fa capire che l’accesso era proprio quello con gli stemmi!
Torniamo indietro, appoggiamo il camper a bordo strada e decidiamo di incamminarci a piedi fino al castello…
Non capiamo esattamente cosa fosse, forse un ex albergo molto kitch, completamente abbandonato e cadente ma carino da vedere! Peccato sia totalmente lasciato a se’ stesso…
Torniamo al camper e ripartiamo. Ci fermiamo in un paesino per strada con qualche negozio. Ne approfittiamo per una sosta shopping: troviamo una cartina decente (finalmente), e prendiamo delle Spanakopite e Tiropite per pranzo. Arriviamo a una spiaggia (Romanos) di sabbia, con uno stabilimento da un lato e spiaggia libera dall’altro. Parcheggiamo alla fine del piazzale (dal alto spiaggia libera ovviamente) e ce ne andiamo al mare, anche qui tra i nidi di tartarughe. Ci restiamo fino quasi a tramonto…
Rientriamo in camper collaudando la tecnica della scopetta (invece della bottiglia d’acqua) per toglierci la sabbia di dosso: ne abbiamo molta perché in spiaggia c’era un gran vento…
Cena con hummus e pomodoro e dopocena ‘ma sì mettiamo su un filmettino alle bimbe’… così loro a guardarsi ‘la carica dei 101’ e noi burrachino… e poi tutti a nanna che domattina ci si sveglia presto per andare a Voidokilia…
Buoni sogni di Grecia a tutti!!!
(il diario del nostro viaggio continua qui)
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