(trovate la puntata precedente del nostro diario di viaggio qui, l’inizio invece qui)
1 Agosto 2014
Inizialmente nel nostro itinerario di massima avevamo compreso anche una puntatina a Elafonissos, un isola dalle acque paradisiache (almeno da quel che dice google immagini… ahahah) sotto il terzo dito del Peloponneso. Ma dopo esserci goduti e abituati alla solitudine dei posti pressoché deserti trovati finora decidiamo che la bella isola ci sembrerebbe assolutamente troppo affollata (da quel che abbiamo capito è abbastanza turistica, o meglio: tutti tutti tutti i diari di viaggio letti prima di partire passavano anche di là). Inoltre facciamo due conti: con i soldi risparmiati tra traghetto e campeggio, obbligatorio sull’isola, ci potremmo cenare fuori per tutta la vacanza!
Insomma, decidiamo di saltare a piè pari la tappa Elafonissos e tirare dritti fino a Monemvassia, dove arriviamo all’ora di cena.
Mangiamo in una taverna per 27.50€ (tzatziki, moussaka, pomodori e peperoni ripieni di riso, briami, mezzo litro di vino e acqua)
2 Agosto 2014
Ci svegliamo di buon’ora, verso le sette, e ci spostiamo dal ‘porto’ dove avevamo parcheggiato la sera prima, allo spiazzo a inizio isoletta (la città vecchia sta su un isoletta collegata alla terra ferma da un ponte). Facciamo colazione e, nonostante la sveglia a orario decente, usciamo dal camper che fa già caldo. David era prima andato ad esplorare la situazione e soprattutto la strada: la città da visitare è arroccata dall’altro lato dell’isoletta, e per raggiungerla ci sono due possibilità: seguire il ‘lungomare’ e poi farsi tutta la città in salita, oppure tagliare per un sentiero che sale e dovrebbe sbucare alla porta superiore della città, e poi visitarla in discesa. Decidiamo per la seconda opzione e di salire per il sentiero su per la scarpata.
Cammina cammina (anzi sali sali a mo’ di caprette) incrociamo pittoreschi ristorantini vista mare…
Arriviamo alla porta e lasciamo perdere il monastero/fortezza che sarebbe stata ancora più in alto (abbiamo pur sempre due creature…) e che era, fortunatamente per noi così non abbiamo avuto rimpianti, chiusa per restauri! Proseguiamo invece passeggiando per le viuzze della città, molto molto moooolto bella. La maggior parte del tempo seguiamo Rebecca che ci ‘guida’ correndo di qua e di là (‘dai andiamo di quaaa!!!’ e partiva)
…momenti di riposo all’ombra…
…e altre foto fatte da Rebecca (la prima ovviamente)
…scorci che sembrano cartoline…
…e architetture dalle linee morbide, che ricordano la casa dei Barbapapà ahahah…
…scalette nascoste per raggiungere il giardino/orto rialzato…
…e infine Monemvassia vista dal basso!
Una volta usciti torniamo verso il camper per la strada bassa (saggia scelta la nostra dell’andata, qui tra l’altro passano le macchine!) e costeggiamo degli splendidi punti-bagno, ovvero piattaforme di cemento sugli scogli con tanto di scaletta! Ok, splendidi… si fa per dire… un obbrobrio a dire il vero, ma perfetti per Rebecca che non ha mai nuotato tra gli scogli e che ancora non ha l’agilità per scendere e soprattutto risalire da questi!
L’ultimo di questi accessi al mare è poco prima del camper, e così l’ennesimo ‘peccato che non abbiamo addosso i costumi’ diventa in fretta un ‘andiamo a metterci i costumi e torniamo a farci un bagnetto!!!’
Alla fine il tuffo nel mare del colore che solo gli scogli offrono ce lo siamo fatto solo solo io e Rebecca, mentre Emma se ne stava a far compagnia al babbo che avviava la pasta.
Dopopranzo ci rimettiamo in viaggio, la strada che ci separa dalla prossima tappa sarà lunga…
Buoni sogni di Grecia a tutti!!!
(il diario del nostro viaggio continua qui)
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